Venezia: da brand globale a polo internazionale

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Ieri si è svolto il convegno promosso dalla Associazione dei costruttori edili della provincia di Venezia dal titolo: Venezia: un futuro metropolitano. Alla presenza di un centinaio di persone nella splendida cornice della sala della Scuola Grande S. Giovanni Evangelista a Venezia si sono succeduti sul palco Giovanni Salmistrari, Presidente ANCE Venezia, Alfredo Martini di The Sign Comunicazione, Bruno Barel Fondatore dello Studio legale associato BM&A, Gabriella Chiellino, Presidente eAmbiente, Pasqualino Codognotto, Sindaco di San Michele al Tagliamento, Ezio Micelli, Professore ordinario IUAV, Alberto Ferlenga, Rettore IUAV.

L’obiettivo dell’incontro è stato guardare Venezia con occhi diversi per costruire una proposta nuova che parta da una realtà in forte evoluzione, sapendo sia coglierne tutte le potenzialità che individuarne con coraggio le criticità, i nodi da sciogliere, le contraddizioni.

“Una grande sfida attende il nostro territorio e di conseguenza anche il tessuto economico e al suo interno l’industria edilizia” ha esordito nel corso del suo intervento Giovanni Salmistrari”. La sfida di costruire intorno a un brand, che vede Venezia come un patrimonio mondiale da salvaguardare non in una logica di museo, ma come un territorio articolato, una vera e propria città metropolitana europea, con infrastrutture, sistemi urbani, offerta culturale, centri di ricerca e luoghi di studio e di riflessione unici al mondo. Sapendo rigenerare la sua storia traendone insegnamenti e indirizzi per un rilancio in cui la modernizzazione, fondata su una nuova visione, sappia coniugare lo sviluppo economico e sociale e una nuova produzione di ricchezza fondata sui nuovi valori della sostenibilità e dell’innovazione con una riqualificazione e una nuova stagione del suo straordinario centro storico.

Il compito che ci si è dati partendo da una riflessione e da una visione condivisa è promuovere una lettura nuova e olistica di Venezia città metropolitana per favorire un impegno territoriale, nazionale e internazionale intorno a un progetto e ad alcune priorità in cui l’industria edilizia svolga un ruolo coerente con gli obiettivi e con la storia della nostra città, da sempre caratterizzata per la capacità di legare terra e acqua.

 

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