San Matteo Apostolo ed Evangelista

Descrizione

XVIII sec., seconda metà • Chiesa Sant’Antonio di Padova • Macchiagodena (IS)

L’iconografia di San Matteo diffusa nella storia dell’arte lo raffigura nell’atto della scrittura, mentre un Angelo in volo lo ispira nelle parole o gli guida la mano. Paolo Saverio Di Zinno sceglie di rappresentare l’Evangelista in abiti popolani: una tunica aperta sullo sterno smagrito, stretta ai fianchi da una cintura di stoffa, il mantello calato sulle spalle e i calzari ai piedi. Il pollice e l’indice della mano sinistra si uniscono per tenere stretta una penna, oggi non più conservata, con la quale ha vergato sul libro, stretto nella destra, la frase Beati misericordes quoniam ipis (ipsi) misericordiam consequentur (Beati i misericordiosi perché essi stessi otterranno la misericordia). Al suo fianco, in piedi sulla base, l’Angelo che si rivolge al fedele con le braccia aperte, quasi ad invitarlo a seguire l’insegnamento della Parola di Dio. Il riferimento artistico – formale per questa come per le altre opere dello stesso soggetto realizzate dall’artista e conservate, tra le altre, nelle chiese di Campobasso, Frosolone e Trivento, è all’eleganza compositiva della scultura lignea rococò. di ambito napoletano.

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